Cuocere la pasta a fuoco spento: i segreti della cottura passiva

Scritto da:

Dott.ssa Barbara Lapini

 

Risponde la Nutrizionista

Si può davvero cuocere la pasta a fuoco spento? La risposta è sì! In questo articolo ti sveliamo i segreti per una cottura perfetta ed economica.

Cucinare la pasta a fuoco spento, o con cottura passiva, può sembrare insolito per chi, come noi italiani, fa della cottura perfetta della pasta una vera e propria arte.

Questa tecnica rappresenta un approccio valido, non solo per risparmiare energia elettrica o gas in questo periodo storico complicato, ma anche per preparare rapidamente un piatto di pasta da mangiare durante una breve pausa pranzo.

Ma come funziona questa tecnica di cottura?

Il segreto consiste nel mettere la pasta nell’acqua bollente, aggiungere il sale e aspettare due minuti dalla ripresa del bollore, poi spegnere il fornello, coprire la pentola con il coperchio e attendere il tempo di cottura indicato sulla confezione.

Vediamo insieme come questa tecnica può trasformare la preparazione della pasta in una soluzione pratica ed economica.

I passaggi della cottura passiva

La cottura della pasta a fuoco spento è un metodo interessante che, però, richiede precisione e attenzione per ottenere un risultato delizioso.

Ecco una guida dettagliata, con tutti i passaggi, su come applicare questa tecnica di cottura:
Cosa è successo esattamente?

  1. Scegli la pentola: inizia scegliendo la pentola giusta in base al tipo di pasta. Per la pasta corta, opta per una pentola larga e di media altezza, mentre per la pasta lunga, usa una pentola alta e di media larghezza;
  2. Aggiungi la giusta quantità d’acqua: per ogni 100 grammi di pasta, fai bollire 1 litro d’acqua. Questa proporzione garantisce una cottura uniforme;
  3. Metti il sale: aggiungi il sale quando preferisci, se prima o dopo l’ebollizione e usa il sale grosso per un dosaggio più preciso;
  4. Butta la pasta: quando l’acqua ha raggiunto il bollore, aggiungi la pasta;
  5. Mescola la pasta: per evitare che la pasta si attacchi e per farle rilasciare l’amido, mescola delicatamente la pasta nell’acqua;
  6. Copri e spegni il fuoco: dopo due minuti dalla ripresa del bollore, copri la pentola e spegni il fuoco. Questo è il momento in cui inizia la cottura a fuoco spento;
  7. Attendi il tempo di cottura: lascia trascorrere il tempo necessario per raggiungere il tempo di cottura indicato sulla confezione della pasta. Evita di aprire il coperchio per non disperdere il calore;
  8. Fai altro mentre aspetti: durante il tempo di cottura della pasta, puoi utilizzare questo intervallo per fare altre cose, come preparare il condimento per la pasta o un contorno. Ciò contribuirà, inoltre, ad eviterà il rischio di fuoriuscite d’acqua legate all’ebollizione, che richiederebbero ulteriori pulizie dei fornelli.
  9. Scola e condisci: una volta terminato il tempo di cottura, scola la pasta e condiscila a piacere. Ora puoi gustare una pasta perfettamente cotta e pronta in poco tempo.

In questi passaggi, una serie di trasformazioni ha coinvolto la pasta durante la cottura a fuoco spento.

Innanzitutto, l‘acqua portata a ebollizione ha trasmesso il calore alla pasta, consentendole di iniziare a cuocersi.

La pasta è stata reidratata grazie all’acqua stessa, assorbendo l’umidità necessaria per diventare morbida e tenera.

Durante la cottura, l’amido presente nella pasta si è gelatinizzato, creando una sorta di “cremina” sulla sua superficie grazie al contatto con l’acqua calda, migliorando la sua consistenza.

Infine, quando la temperatura dell’acqua ha raggiunto un certo punto (tra i 60 e gli 80 gradi), le proteine nella pasta, principalmente il glutine, si sono denaturate, rendendo la pasta più digeribile per il nostro organismo e contribuendo a migliorarne la qualità complessiva.

I vantaggi e gli svantaggi della cottura a fuoco spento per la pasta

Per cuocere la pasta in modo efficiente bastano solamente 80 gradi circa.

Se portiamo l’acqua a ebollizione e poi chiudiamo il coperchio, l’acqua rimarrà a una temperatura adeguata per cuocere la pasta per circa 13 minuti, addirittura intorno agli 85 gradi centigradi, circa 5 gradi in più di quanto necessario per la cottura completa.

Sperimentare almeno una volta questa tecnica può rivelarsi una forma intelligente di risparmio energetico ed economico.

Infatti, risparmiamo almeno 10 minuti di utilizzo del gas o della corrente elettrica durante ogni pasto, contribuendo anche a ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’ambiente.

Vale davvero la pena dare una chance a questa pratica!

La cottura a fuoco spento per la pasta offre, inoltre, una serie di vantaggi e svantaggi da prendere in considerazione.

Vediamo quali sono.

Vantaggi

Con questo metodo di cottura, la pasta cotta tende a catturare meglio il condimento grazie all’amido depositato in maggiore quantità sulla sua superficie.

Nonostante questa viscosità aggiuntiva, una volta condita, la pasta mantiene il suo sapore intatto, senza differenze significative da quella cotta in modo tradizionale.

Un altro vantaggio notevole è che non è necessario mescolare la pasta durante la cottura, evitando rotture nei vari formati e mantenendo la sua integrità.

La consistenza della pasta cotta a fuoco spento è simile a quella ottenuta con il metodo tradizionale, senza che questa diventi gommosa.

Inoltre, i valori nutrizionali e la digeribilità della pasta rimangono inalterati.

In più, questo metodo può essere particolarmente utile in cucine con pochi fuochi, consentendo di cucinare più pietanze contemporaneamente.

Infine, se hai poco tempo durante la pausa pranzo e devi sbrigare molte attività contemporaneamente, questa tecnica può aiutarti a ottimizzare i tempi, evitando fuoriuscite d’acqua dalle pentole lasciate incustodite.

Svantaggi

La pasta cotta in questo modo tende a diventare leggermente collosa, a causa della maggiore viscosità.

Ottenere una pasta cotta al dente risulta più complicato con questa tecnica, ed è anche difficile mantenere l’acqua a una temperatura costante sopra gli 80 gradi centigradi durante la cottura a fuoco spento.

Va, inoltre, notato che non tutte le pentole producono gli stessi risultati. Pentole con fondo più spesso mantengono la temperatura più a lungo, ma richiedono più tempo per portare l’acqua a ebollizione, riducendo il vantaggio del risparmio energetico.

Inoltre, questa cottura richiede una maggiore quantità di acqua rispetto alla cottura tradizionale, compromettendo anche qui il risparmio energetico con uno spreco idrico più elevato.

Cottura a fuoco spento: vale la pena provare?

Cuocere la pasta a fuoco spento offre una soluzione pratica per preparare piatti deliziosi in modo efficiente.

Questo metodo non solo consente di risparmiare tempo ed energia, ma presenta anche altri vantaggi come la capacità della pasta di catturare meglio il condimento e la possibilità di cucinare più pietanze contemporaneamente.

Tuttavia, è importante considerare anche gli svantaggi, come la tendenza della pasta a diventare leggermente collosa.

Però, con una buona comprensione dei passaggi, una scelta oculata della pentola e un po’ di pratica, la cottura a fuoco spento può diventare una tecnica preziosa per la preparazione della pasta, rendendo i pasti più convenienti senza compromettere il sapore e la qualità del piatto finale.

Dare una chance a questa pratica potrebbe non solo semplificare la tua cucina quotidiana ma anche contribuire a ridurre l’impatto ambientale, facendoti risparmiare tempo ed energia preziosi!

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